ultimo incontro del percorso di sensibilizzazione in Versilia sul gioco d’azzardo patologico

Il gioco d’azzardo, anche nel nostro Paese, ha assunto dimensioni rilevanti, sebbene non ancora ben definite per mancanza di studi esaustivi; secondo dati recenti del Ministero della Salute  il 54% della popolazione sarebbe giocatore d'azzardo con una stima di giocatori d'azzardo patologici da 0,5 al 2,5%. I dati del Libro blu dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli riportano che gli italiani tra slot, scommesse, lotterie e gratta e vinci puntano in un anno 1.431 euro. Nel 2014 la raccolta dei giochi è stata pari a 84,4 miliardi di euro (243 milioni in meno rispetto al 2013).

L'erario ha incassato 7,9 miliardi (8,1 nel 2013). Il gioco d’azzardo, specie nel nostro Paese, è un fenomeno in espansione anche a causa di una forte spinta commerciale facilmente percepibile dalle innumerevoli e costanti pubblicità sui manifesti delle città , sulle pagine dei giornale, nei siti internet, negli spot delle televisione, che tendono a indurre le persone a credere di poter cambiare la propria vita con vincite facili. I dati relativi alla Regione Toscana non sembrano essere difformi da quelli evidenziati a livello nazionale e, dato ancora più preoccupante, rispetto alla popolazione generale la prevalenza di soggetti in età giovanile con gambling problematico risulta essere quasi il doppio (5-6%). Per quanto riguarda la Regione Toscana,infatti, in base all'ultima indagine dell'ARS EDIT 2011, oltre il 58% dei 4.829 studenti intervistati (età compresa fra i 14 e i 19 anni) dichiara di aver giocato d’azzardo almeno una volta nella vita (+7,4% rispetto al 2008).

Giocano molto di più i maschi (72,3%) delle femmine (42,8%), e l'età più critica è tra i 16 ed i 18 anni, in cui quasi 3 maschi su 4 giocano almeno una volta. I giochi più frequenti tra i ragazzi sono il Gratta e vinci (80%), il biliardo o altro gioco di abilità (50,7%), le scommesse sportive (49,7%, praticate quasi esclusivamente dai maschi), il Superenalotto (42,5%).Sempre dai risultati EDIT 2011 si evince che il 9,8% del campione ha un problema con il gioco, con una differenza notevole tra maschi e femmine (16,3% vs 3,1%), e si stima che circa 18.200 adolescenti toscani rischiano di diventare dipendenti da gioco d'azzardo.I giovani sono categorie “a rischio in sé” perché nell’adolescenza, che è caratterizzata da un equilibrio emotivo fragile con “sbilanciamento” verso la ricerca immediata del piacere e “miopia per il futuro” , la voglia di sfidare il mondo o la sorte, è grande ed il ragazzo tende, proprio per la fisiologica maturazione precoce del suo sistema limbico rispetto alla corteccia cerebrale, a fare scelte che diano soddisfazione immediata piuttosto che attendere e fare scelte più gratificanti ma procrastinate nel tempo.

Per contrastare un fenomeno in preoccupante espansione, l’Unità Funzionale Ser.T dell’azienda Usl 12 di Viareggio in collaborazione con l’associazione “Libera”, la Società della Salute, il Forum delle Dipendenze della Prefettura di Lucca, La Provincia di Lucca, il Ceis di Lucca, le Misericordie della Versilia, il Comitato Non la Bevo e alcuni Comuni della Versilia, ha organizzato un percorso di sensibilizzazione per operatori, educatori, genitori e ragazzi. A guidarci in questo percorso di conoscenza e prevenzione del gioco d’azzardo patologico sono stati alcuni tra i più importanti esperti nazionali fra cui Daniele Poto, autore del libro “Azzardopoli” e Don Armando Zappolini portavoce della campagna nazionale “Mettiamoci in gioco”.

Il percorso si è snodato attraverso tre serate che hanno coinvolto oltre agli esperti nazionali anche anche alcuni amministratori locali (del comune di Massarosa e Seravezza in particolare). Tale percorso si è concluso, nel mese di Maggio con due eventi eccezionali dedicati alla popolazione generale (14 maggio) e alle scuole (15 maggio) condotti dalla società di formazione e comunicazione scientifica TAXI1729 che ha ideato il progetto “Fate il nostro gioco”, famosa a livello nazionale per interventi in TV tra i quali “Le Iene”, ed altri numerosi servizi su canali televisivi e network, per un viaggio avvincente nel mondo delle probabilità e tra i trabocchetti del gioco. La partecipazione sia della popolazione generale che in particolare degli studenti e degli insegnanti agli eventi finali del 14 e 15 maggio 2015 è stata numerosa e attenta.

Hanno collaborato nel tempo al progetto ...

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